Zimon de Gena – Monti del Sole – 5 Febbraio 2013

Oggi un giro diverso dal solito. Ci ero già stato sui Monti del Sole, tempi immemorabili, forse avevo 14 anni, ricordo di aver sfasciato in quella uscita un paio di scarpe nuove da ginnastica.

Oggi torno su quel luogo, e come meta ho una semplice cima, il Zimon de Gena, situato nel bel mezzo della valle, poco a est rispetto al lago del Mis.
La prendo con calma. Intanto poco dopo di me arrivano tre persone al bar alla Soffia, da dove parto, e si incamminano prima, particolare importante!

Si parte da poco più di 400m, l’inizio è su strada asfaltata, così si oltrepassa Gena Media e per la strada arrivo a Gena Alta, quota 800m. Qui ritrovo le persone che erano partite giù dal Bar e che si erano incamminate. Chiedo info per il sentiero, che sulla carta Tabacco 24 risulta essere una traccia. Mi fa vedere uno di loro dove parte il sentiero, alla sinistra dell’ultima casa diroccata di Gena Alta (vedi foto qui sotto). Mi dice che è un sentiero poco indicato, e che se ci sarà neve sarà difficile da seguire. Alternativa è prenderlo dal sentiero CAI che sale alla fontanella d’acqua all’ingresso del paese. OK, mi dico, sono qui e ci provo. Vada per il sentiero diretto da Gena.

Ultimo muro a destra

Il sentiero si prende dopo l’ultimo muro e si gira a destra

Lo prendo, e da subito mi sembra tutto sommato un sentiero ben individuabile. Speriamo continui così mi dico. Neve per ora nulla. Procedo senza problemi, il sentiero è ben individuabile, ricavato nel bosco, quasi scavato nella sua parte centrale. Arrivo a quota 1000m, vedo salire da sinistra un sentiero. Dev’essere quello che sale deviando dal sentiero CAI 871. Ora risulta anche in parte segnato. Vecchi bolli, chissà quanti anni avranno!

Qui comincio a trovare un po’ di neve. Non mi sorprendo, la settimana scorsa in Val di Zoldo era molta di più. Continuo e a quota 1150 cominciano i primi dilemmi. Il sentiero sembra quasi sdoppiarsi, noto anche un bollo rosso su un albero. Dove andare, sembra segnato anche prendendo a sinistra ….. per farla breve, tra andare avanti e indietro perdo una bella mezz’ora. La via giusta era tenere la strada principale a sinistra. La carta Tabacco mi ha ingannato, perchè da un bivio a una non meglio precisata quota da prendere a destra, pensavo fosse qui. Vado avanti, circa a quota 1250 trovo il sentiero che piega a destra come indicato nella carta. Proseguo, il sentiero è ancora ben marcato. A 1320 circa si perde ogni connotazione del sentiero.
Vado su diritto verso quella che sembra una cima, ma non lo è. Arrivando sù vedo dei bolli sui sassi, ma dove sarebbe il sentiero?
Proseguo, la neve si fa profonda 30-40 cm a tratti, vado sempre su diritto. Vedo sulla destra segni di bolli, ma da quel lato non si passa. Passo in mezzo agli alberi, sembra un viottolo ben marcato in un parco. Vado avanti a tratti, a fatica quando sprofondo nella neve.

Sono abbastanza lungo rispetto al tramonto. Le cime sono ancora arrossate dal sole, ma non vorrei durasse ancora poco. Punto a questo punto non al Zimon, ma alla cima a ovest sua “gemella”, 1460m. Ci arrivo proprio agli ultimi raggi di sole, ma intanto ho scattato un bel po’ di foto sull’ultimo pendio di salita. E’ un ottimo tramonto, l’effetto dell’enrosadira si fa ben notare, e le cime si arroventano come nei migliori tramonti. Resto su in cima a vedere come inizia la notte, ma non mi piace, verso i Feruch noto foschia, la visuale non è bella limpida e giudico quindi le condizioni non ottimali.

La Val del Mis

La Val del Mis

Inutile quindi rimanere qui ulteriormente e torno verso la macchina.

Situazione neve: sono salito senza mettere nulla ai piedi, però ce l’avrei avuta dura passare sul versante del Zimon de Gena. Portarsele con sè pesano poco e possono salvare da qualche situazione non simpatica. Sono stato aiutato dallo stato della neve, che spesso ho trovato parzialmente ghiacciata e non sono sprofondato, soprattutto nella rampa finale.

La discesa è molto veloce, in circa 1h20′ sono all’auto. Un bell’allenamento, in un luogo accessibile in questo periodo in tranquillità ….. perchè non ho visto una zecca!

Alla prossima, e sempre buona montagna!

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