Ai Van de Zita – 27 gennaio 2012

Panorama dal bivio tra il Van de Zita de fora e de entro

E’ gennaio, inverno ma non sembra. Poca neve. Per salire ai Van de Zita scelgo, nonostante un maggior dislivello, di partire dalla Val del Grisol, confidando che alla altitudine di 700m non ci siano nè neve nè ghiaccio.
Niente di più sbagliato. L’ultimo km della strada che porta al bivio tra i sentieri 520 e 527 è ghiacciato. In macchina si va avanti perchè in discesa, però per il ritorno ho dovuto montare le catene. Quindi le premesse sono che il fondo valle è ghiacciato. Partiamo verso le 13. Impieghiamo 15 minuti per arrivare alla zona dove c’è il divieto di circolazione, che oggi non si riusciva a raggiungere causa ghiaccio. Da qui si sale progressivamente e con discreta pendenza fino al Rifugio pian de Fontane, come già presentato in altra relazione del 2007. Questa volta è il terreno ad essere diverso. Innanzitutto troviamo ben 4 alberi in mezzo al sentiero e il fondo è ghiacciato, spesso infido perchè si cela sotto le foglie. Questa situazione di terreno ghiacciato e anche normale per brevi tratti continua fino a quota 1100m circa, poi diventa solo ghiacciato, oltre i 1350m, verso le Case de Ronch ha soppravvento la neve e quindi nell’ultimo tratto nel bosco, prima di sbucare di fronte al rifugio, di nuovo è presente ghiaccio sotto alle foglie. A questo punto, davanti al rifugio, finisce la neve. Bella giornata, tutto sommato calda. Arriviamo al rifugio alle 15. Alle 15,20 si riparte sul sentiero ben libero dalla neve. Si va avanti così in salita sui tornantini fino quasi a quota 2000, dove troviamo neve. A quota 2000 arriviamo su uno zoccolo dal quale si riparte …… c’è neve, non si vede il sentiero, per la valle di sinistra o destra? Andiamo per il Van de Zita de Entro o de Fora? Andiamo per i Van de Zita de Entro, per un sentiero che avevo visto e volevo visitare, per quanto solatio mi era sembrato. Sicuramente è la via più facile in queste condizioni, salita con medio pendio e con buona esposizione a sud per un lungo tratto, e quindi non molta neve. Procediamo infatti senza difficoltà fino al fondo della vallata e poi si gira verso ovest. Rimaniamo sul fianco della montagna ed arriviamo con qualche difficoltà al Van de Zita de Fora perchè nell’ultimo tratto si sprofonda fino al cavallo dei pantaloni che è una meraviglia. Ormai il tramonto se n’è andato, cercherò di raccogliere le ultime luci e gli ultimi bagliori. Vedo qui delle altre impronte di un solitario che è salito pure lui dal versante di Soffranco. Proviamo a scendere per il Van de Zita de Fora, dove passa il sentiero CAI, ma non è semplice, e soprattutto la pendenza è eccessiva. Si torna per dove siamo arrivati. Indossiamo le ciaspe e via veloci in discesa. Si va che è una meraviglia!! Sto attento a non perdere le nostre tracce dell’andata e arriviamo ad un bel punto panoramico a 2000m, da dove si ha di fronte la Schiara e il firmamento appare in tutto il suo splendore. 20 minuti di foto al buio, così uso il cavalletto (con tutta la fatica che ho fatto a portarlo) e poi si riparte per il Pian delle Fontane. A questo punto si scende senza ciaspe, il terreno è in buono stato.

Arrivati al rifugio (dove i telefoni hanno campo) indossiamo i ramponi. Da qui in poi sono necessari per evitare scivoloni. Arriviamo all’auto dopo le 21 senza problemi, con ancora addosso i ramponi.

Alla fine il GPS ha misurato 1700m di dislivello, proprio niente male per essere una gitarella invernale. Se va avanti così arriveremo all’estate già in forma ! Alla prossima!

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3 risposte a Ai Van de Zita – 27 gennaio 2012

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