Inverno 2010 alle Pale di San Lucano

Quest’inverno ho tentato due volte di salire alle Pale di San Lucano, ed esattamente alla Forcella Gardes …. ma l’ho vista solo da lontano. La prima volta è stato il 28 dicembre, una uscita come solito mi capita a ridosso di Capodanno. Giornata dalle fortune alterne, comincia con un’alba bellissima e termina con un cumulo di neve sopra un dirupo.

Partiamo come solito di buon’ora, l’alba è quella che vedete qui a fianco e mi incammino dalla località Pradimezzo, quota 780m. Si parte con terreno solo a tratti ghiacciato, si avanza quindi senza ramponi. Il sentiero è quello che conduce al bivacco Bedin, quindi già conosciuto. Cominciamo a trovare ghiaccio insistente sul sentiero al ponte di legno sul torrente, che si trova a quota 1000m circa. Si sale e si comincia a 1200m a trovare parecchia neve e qui dobbiamo calzare le ciaspe. La neve è leggera, camminarci e affondarci è uno spasso, un po’ faticoso 🙂

Ora si va a intuito, non c’è più nulla che indichi il sentiero in mezzo al bosco. Ho il GPS, ma non mi fido eccessivamente, ma in assenza di altro provo a seguire le sue indicazioni.

E’ un inizio di stagione che regala una neve bellissima, soffice e vellutata, sembra di veleggiare in un mondo di panna !

Tutto va bene fino a poco prima della casera d’Ambrusogn. Riusciamo a risalire un tratto ripido e poi ci troviamo il sentiero (sì, abbiamo trovato il sentiero) bloccato da un cumulo di neve. Si potrebbe tentare di proseguire, ma se scivolassimo faremmo un volo di 6-7 metri sopra a tronchi di albero divelti. Non sarebbe molto piacevole. Pensiamo che il rischio, seppur minimo, non valga la pena e giriamo i tacchi, o meglio le ciaspe, e seguiamo a ritroso e senza fretta le nostre impronte.

Altro giro sulle Pale di San Lucano il 30 dicembre con Stefano, mio figlio. Questa volta siamo partiti da Col di Prà e abbiamo preso il sentiero 761 in direzione Forcella Cesurette. Si tratta di  stradina bianca, che abbiamo trovato ampiamente innevata, comodissima ancorchè fredda perchè in ombra. La risaliamo lentamente e arriviamo fin poco dopo il Pian de la Stua, una radura con una fontanella zampillante acqua gelida, ove ci fermiamo a mangiare. Sicuramente invitante perchè fresca d’estate, con numerose cascate, ma fredda d’inverno, quasi sempre in mezzo ai boschi e fino al Pian de la Stua una via scarsamente panoramica, Diventa panoramica quando si comincia a salire verso l’altopiano delle Pale e lì. pur non avendola percorsa, immagino cambi completamente. Putroppo salire sull’altopiano, d’inverno, può essere assai difficoltoso. Per quest’anno non ci sono riuscito ……. ma vedremo più avanti !

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