11-12 giugno – alba dalla Fradusta

Una delle motivazioni di questa escursione sta …….. in un crash informatico. Parecchi mesi fa mi si è rotto un Hard Disk che conteneva delle foto di questa zona che mi piacevano molto. Il desiderio di ripetere quell’esperienza, con la neve, mi ha fatto progettare questa uscita.

Per riuscire ad arrivare sotto alla Fradusta con la migliore neve è necessario camminare con il buio o alle prime luci del giorno. Se poi ci aggiungiamo anche l’idea di fare l’alba dalla Fradusta ….. allora il progetto non può che essere quello di dormire al Pradidali !

Così ho fatto. Sono andato a dormire al bivacco invernale del Pradidali e, alle 3 del mattino, sono partito. La neve non era per niente buona. Spesso si affondava. In quella settimana era stato troppo caldo, e anche di notte la temperatura era sicuramente e abbondantemente sopra lo zero.

Io, la momtagna  e l'alba

Sulla cresta della Fradusta. Sullo sfondo il Cimon della Pala, La Vezzana

Con fatica, tra neve, buio e difficoltà a seguire il tracciato ideale, sono arrivato verso le 5 sotto la cresta della Fradusta. Giunto in cresta ho trovato la sorpresa. Si affondava nella neve da matti, anche con tutta la gamba. Arrivato a 2800m, in una posizione ideale, è cominciato a sorgere il sole. E sono rimasto a godermi lo spettacolo.

Pur essendo a poca distanza dalla vetta ho preferito scendere. La neve non mi piaceva e cercare problemi non mi sembrava il caso. Con il passare delle ore sarebbe anche stato peggio. Così, verso le 6, ho cominciato con tutta tranquillità la discesa. Per le 10 ero giù al Cant del Gal. Una bellissima esperienza, in un panorama magico.

La relazione completa è presente al link dedicato su passeggiando.it .

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